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Chi è la madre di tutti gli dei?

Anselmo Marini
Anselmo Marini
2025-08-06 20:25:45
Numero di risposte : 5
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Nella mitologia essa è perciò fatta madre di tutti gli dei e degli uomini. Il mito conosceva però Gea anche come genitrice di esseri ribelli e mostruosi, specialmente dei Titani e dei Giganti. Questa "madre di tutti" veniva anche riguardata come una dea dei morti e dell'oltretomba e venerata come divinità ctonica. Nell'ulteriore elaborazione mitologica, troviamo Gea assimilata a Rea e considerata perciò come madre di Zeus, che essa aveva aiutato ad ascendere all'Olimpo. Nella mitologia già in Esiodo, essa è perciò fatta madre di tutti gli dei e degli uomini.
Dante Greco
Dante Greco
2025-07-28 04:06:04
Numero di risposte : 4
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Secondo il mito greco alla sua origine sta Gea, la Terra, madre di tutte le altre divinità simboleggianti gli elementi naturali, ma anche delle divinità più famose e dei mostri più spaventosi. Gea rappresenta infatti la Terra, la materia originaria da cui prendono vita tutte le cose. In un antico inno greco ‒ A Gea, madre di tutti i viventi ‒ la dea è invocata così: "Gea io canterò, la madre universale, antichissima, che nutre tutti gli esseri, quanti vivono sulla terra; Il punto iniziale delle genealogie divine Come dea originaria Gea era considerata madre di moltissime divinità, di esseri che rappresentano simbolicamente gli elementi naturali, ma anche di entità mostruose.
Amedeo Ferri
Amedeo Ferri
2025-07-28 03:43:56
Numero di risposte : 5
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La dea Neith prendeva coscienza di sé nel fluido ventre cosmico. Una dea fu oggetto di un culto profondo durante il periodo protodinastico, veniva chiamata la «progenitrice degli dèi» ed era considerata l’Origine di ogni cosa. La Grande Neith era una dea guerriera armata di arco e frecce e veniva invocata prima di scendere in battaglia contro i nemici. La “Signora del Cielo”, la “Madre degli dèi”, “Colei che genera Ra” sono solo alcuni degli epiteti più ricorrenti di Neith e successivamente riferiti anche ad altre importanti divinità femminili egizie a seguito del sincretismo religioso e della reminiscenza di ancestrali qualità del divino femminino. Per quanto la religione egizia possa apparire incentrata sull’elemento maschile, a ben guardare essa è pervasa dalla forza del femminino che si offre in poliedrici aspetti. Difatti era principio teologico condiviso che la presenza dell’elemento femminile fosse complementare e necessario al mantenimento dell’Equilibrio cosmico; non a caso, anche nella fase patriarcale i grandi dèi avevano paredre con cui formavano triadi divine.