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Chi è il dio greco dell'arte?

Artes Damico
Artes Damico
2025-09-24 18:15:52
Numero di risposte : 4
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Apollo è considerato il dio della bellezza e dell'ordine morale, dell'arte e degli oracoli. Come dio della musica e della poesia è a capo delle nove Muse, con le quali trascorre il tempo sul monte Elicona, dove scorre la fonte Ippocrene, mentre a volte essi sono sul Parnaso nei pressi della fonte Castalia. In questo ruolo di "guida delle Muse" egli è chiamato con l'appellativo di Musagète.
Tosca D'amico
Tosca D'amico
2025-09-24 17:46:04
Numero di risposte : 2
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Apollo è il dio greco della musica, dell'armonia e della luce del sole e presiede alla musica, alla poesia e alle arti. In quanto dio delle arti, Apollo è spesso associato alle Muse e raffigurato con la cetra tra le mani. Il canto di culto in suo onore era il peàna, termine che costituiva anche un epiteto del dio. L'Apollo delfico era soprattutto il dio della saggezza. Il dio manifestava il suo pensiero solo in forma indiretta, e per questo era appellato anche con l'epiteto di Lossìa. L'arte antica rappresenta il dio con fattezze di giovane molto alto, bello, dai lunghi riccioli. In lui si volle vedere incarnato l'ideale di serenità, armonia e perfetto equilibrio che i Greci, soprattutto in età classica.
Elda Giuliani
Elda Giuliani
2025-09-24 16:43:31
Numero di risposte : 4
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Nell'arte arcaica greca, il dio è raffigurato nudo, simile al tipo del κοῦρος, ma anche nel tipo barbato, panneggiato; l’arte dello stile severo e classico preferì il tipo efebico nudo, con arco e alloro; il tipo citaredo è quasi sempre panneggiato e sarà preferito dagli artisti del 4° sec. a.C. Prassitele, oltre che il citaredo, crea anche il Sauroctono in atto di uccidere la lucertola, mentre Scopa lo rappresentò nell’atto di scherzare con un topo in quello Sminteo, a Crisa. Il tipo efebico con arco trova nel 4° sec. a.C. una grandiosa interpretazione nella statua del Belvedere, attribuita a Leocare. L’ellenismo rielabora soprattutto il tipo del citaredo semipanneggiato. A modelli ionici della fine del 6° sec. a.C. si riallaccia la vigorosa statua fittile policromata di Veio. L’arte romana copiò in genere i tipi greci classici ed ellenistici. Il Medioevo rappresentò A. come dio salvatore e medico, o gli dette una posizione preminente nello zodiaco come dio solare. Il Rinascimento e l’età barocca lo posero al centro dell’armonia universale e amarono rappresentarlo come musico.
Antonina Messina
Antonina Messina
2025-09-24 13:25:54
Numero di risposte : 4
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Apollo è il dio della cetra e dell’arco, simboli della sua natura ambivalente: strumento di incantesimo e armonia il primo, arma di morte il secondo. Con la cetra accompagna i canti delle Muse. Apollo è anche il dio della musica. Apollo è il dio della profezia, che conosce passato, presente e futuro.
Osvaldo Mazza
Osvaldo Mazza
2025-09-24 13:24:33
Numero di risposte : 7
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Dio della bellezza, della musica e dell’arte, protettore delle Muse e arciere infallibile “che scaglia da lontano”, è una delle massime espressioni della religione greca classica. Apollo è la luce, l’ordine, la consapevolezza, la chiarezza e, per quel che qui interessa nel suo ruolo di guaritore, custode della purezza e maestro di purificazione. A differenza di suo figlio Asclepio, il cui culto come vedremo è caratterizzato da un rapporto concreto, diretto e immediato con il fedele, Apollo è un dio sapiente e giusto, ma distaccato, non interviene direttamente nella guarigione ma la può propiziare. Secondo il principio dell’ambivalenza di certi poteri sovrannaturali, infatti, si riteneva che Apollo potesse conferire la guarigione ma allo stesso tempo scagliare dolori e malattie. Apollo è il Sole che, adattando il suo corso al ritmo delle stagioni, conferisce salubrità anche all’aria di cui tutti gli esseri viventi hanno bisogno per vivere, poiché è il corso del Sole a portare sulla terra la salute agli uomini.