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Qual è la differenza tra Crono e Chronos?

Patrizio Donati
Patrizio Donati
2025-07-04 11:57:04
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Crono è, nel mito, il più giovane dei Titani e fratello degli Ecatonchiri e dei Ciclopi, nonché figlio di Urano e Gaia. Dotato di una falce dalla madre, evirò il malvagio padre quando era sul punto di unirsi con lei e gettò i genitali nel mare, che fecero scaturire una spuma dalla quale emerse Afrodite. In seguito divenne a sua volta malvagio e, temendo il compiersi della profezia del padre, secondo la quale sarebbe stato spodestato da uno dei suoi figli, li divorò uno ad uno quando videro la luce. Crono è un essere dalla duplice natura, essendo sia sovrano dell'età dell'oro dei Titani, ma anche divoratore dei propri figli. Chronos, il Dio del Tempo, è una divinità superiore e rappresenta uno dei tre modi per indicare il tempo. Il primo, Aion, indica l'eternità. Kairos è l'attimo fuggente e irripetibile, ossia il tempo in senso qualitativo. Chronos invece è in senso quantitativo, ed indica lo scorrere ordinato degli eventi. Secondo la tradizione orifica fu lui stesso a creare l'Universo ed è marito di Ananke, l'inevitabilità.
Ludovico Guerra
Ludovico Guerra
2025-07-04 11:50:22
Numero di risposte : 4
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_filled con il testo dell'articolo_ χρόνος (chronos) si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, in una dimensione quantitativa. Kronos, per i greci, era un tempo empirico e in continuo movimento. Esiodo ce lo racconta come il più giovane dei titani che mutila il padre, dopo che questi, temendo di perdere il controllo del mondo, aveva imprigionato i figli. Tuttavia, lo stesso Crono stesso, sposandosi con Rea, avendo paura che i figli gli togliessero il potere, li divorava appena nati. Crono verrà sconfitto da Zeus e dai suoi fratelli. L’immagine è quella di un Dio potente e distruttore che, però, cede di fronte al «padre degli uomini e degli dei», custode dell’ordine del mondo e protettore della polis. Armonia, destino e civiltà sembrano quindi in grado di andare oltre il tempo. χρόνος (kronos) si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, in una dimensione quantitativa. Kronos, per i greci, era un tempo empirico e in continuo movimento.
Amos Monti
Amos Monti
2025-07-04 10:46:37
Numero di risposte : 2
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Il mito racconta che Urano giaceva costantemente su Gea e questo non le permetteva di avere i figli concepiti. Intervenne Kronos che, dopo aver aiutato la madre a liberarsi del padre, prese il posto di Urano alla guida del mondo. Un oracolo gli predisse però che sarebbe stato a sua volta spodestato da uno dei suoi figli e così, non potendo ucciderli in quanto dei immortali, cominciò a divorarli man mano che nascevano. I greci avevano tre modi di chiamare il trascorrere delle ore. Uno è “kronos”, il tempo del fare, scandito da appuntamenti. Il secondo è “aion”, l’eterno presente, che si assapora nell’ozio e solo gli dei sanno misurare. Il terzo è “kairos”, il “momento giusto o opportuno”, il “momento supremo dell’occasione”. Dei tre il più temibile è il primo, perché crea un’accelerazione, che in sostanza accorcia la durata della vita: Kronos è il tempo che divora tutte le cose. Kronos era un titano. Il tempo fatto di secondi, minuti, ore, giorni, mesi, stagioni, anni – il Kronos appunto – è il luogo dove siamo posti continuamente di fronte alla finitudine, al limite.