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Qual è il mito del tempo?

Mariano Sorrentino
Mariano Sorrentino
2025-08-06 07:41:08
Numero di risposte : 2
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Il tempo è ed è sempre stato oggetto di dibattito e di discussione. Gli antichi greci avevano, a tal proposito, diversi termini per indicare il tempo: χρόνος (chronos), καιρός (kairos), αἰών (Aion) e ἐνιαυτός (Eniautos). χρόνος (kronos) si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, in una dimensione quantitativa. Kronos, per i greci, era un tempo empirico e in continuo movimento. Esiodo ce lo racconta come il più giovane dei titani che mutila il padre, dopo che questi, temendo di perdere il controllo del mondo, aveva imprigionato i figli. Tuttavia, lo stesso Crono stesso, sposandosi con Rea, avendo paura che i figli gli togliessero il potere, li divorava appena nati. Crono verrà sconfitto da Zeus e dai suoi fratelli. L’immagine è quella di un Dio potente e distruttore che, però, cede di fronte al «padre degli uomini e degli dei», custode dell’ordine del mondo e protettore della polis. Armonia, destino e civiltà sembrano quindi in grado di andare oltre il tempo. καιρός (kairos), invece, significa “tempo nel mezzo”, cioè un momento in un periodo di tempo indeterminato nel quale qualcosa accade. Se kronos ha una dimensione quantitativa, kairos ha una natura qualitativa. Come divinità, Kairos viene rappresentato come un giovane con ali ai piedi, un lungo ciuffo di capelli sulla fronte e calvo sulla nuca. Kairos rimanda alle azioni che vanno colte tempestivamente, senza ritardi o esitazioni, come per afferrare il dio per il suo ciuffo, prima che l’occasione passi e che il dio ci sfugga definitivamente. αἰών (Aion), poi, si riferisce al tempo eterno, «tempo trascendente e assoluto», eternità immobile e una. Aion indica successivamente il tempo eterno, sede della vita e forza vitale, legato alla durata della vita umana. ἐνιαυτός (Eniautos), infine, originariamente indicava “un anno” e assume poi, in senso più largo, qualsiasi periodo di tempo fisso e definito. Il tempo è ed è sempre stato oggetto di dibattito e di discussione.
Piersilvio Fabbri
Piersilvio Fabbri
2025-07-27 04:22:43
Numero di risposte : 2
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Il mito racconta che Urano giaceva costantemente su Gea e questo non le permetteva di avere i figli concepiti. Un oracolo gli predisse però che sarebbe stato a sua volta spodestato da uno dei suoi figli e così, non potendo ucciderli in quanto dei immortali, cominciò a divorarli man mano che nascevano. I greci avevano tre modi di chiamare il trascorrere delle ore. Uno è “kronos”, il tempo del fare, scandito da appuntamenti. Il secondo è “aion”, l’eterno presente, che si assapora nell’ozio e solo gli dei sanno misurare. Il terzo è “kairos”, il “momento giusto o opportuno”, il “momento supremo dell’occasione”. Dei tre il più temibile è il primo, perché crea un’accelerazione, che in sostanza accorcia la durata della vita: Kronos è il tempo che divora tutte le cose. Kronos è il luogo dove siamo posti continuamente di fronte alla finitudine, al limite.
Michela D'angelo
Michela D'angelo
2025-07-16 18:34:25
Numero di risposte : 3
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Quanti racconti abbiamo udito sulla signoria esercitata da Crono? Direi moltissimi! Nessuno, tuttavia, riesce a narrare l’avvenimento stesso che ha generato questi racconti. In un istante ci siamo, in un attimo non più. Tutt’a un tratto gioiamo, in un minimo frangente ci disperiamo. Sulla porta di tutti i sentieri c’è una sola incisione: attimo. Il luogo in cui tutto continua, e dove ogni cosa cambia. Ingannare il tempo è in fondo il sortilegio più agognato, l’elisir di ogni alchimista, la ricetta di ogni beato. Astronomia, linguaggio e diritto furono i modi più elementari con cui addomesticare il tempo. Il dio della folgore in un baleno spodestò il titano, ordinando con un lampo sia il cielo, sia il mondano. Le cose son già sempre sue suddite: non appena germogliano, son ormai destinate ad appassire. All’improvviso il potere assoluto di Crono crollò: le orbite dei pianeti e i cicli degli astri iniziarono a scandire il suo operato, rendendolo misurabile, e addirittura prevedibile. Cosa accadrebbe se qualcuno si impossessasse della sua folgore? All’improvviso lo spazio si restringe, i pianeti retrocedono, le leggi cambiano e le parole più non si si capiscono. Crono infuria dal Tartaro!
Raniero Bruno
Raniero Bruno
2025-07-16 16:03:25
Numero di risposte : 4
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Il tempo è un bambino che gioca, che muove le pedine, di un bambino è il regno. L’uomo ha sempre rivolto un’attenzione particolare al trascorrere del tempo ed è stato attratto dal futuro e dalla possibilità di conoscerlo anticipatamente. Alle origini del pensiero greco il concetto di tempo come misura del perdurare delle cose mutevoli e come ritmica successione delle fasi in cui si svolge il divenire della natura, si presentava ancora profondamente influenzato dai miti sulla formazione dell’universo e dalla tradizione orfica, che parlava di ciclo del tempo e ruota del destino come leggi che regolano il mondo umano. La più antica concezione del tempo che ci ha tramandato la filosofia è quella circolare. I greci avevano una visione di tipo ciclico, di origine orientale che vedeva gli eventi ripetersi costantemente. Successivamente nella tradizione cristiana antica prevarrà invece una concezione lineare in cui il tempo è legato alla creazione del mondo, dunque ha avuto un inizio e avrà una fine.