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Perché Dante scende negli inferi?

Sara Sorrentino
Sara Sorrentino
2025-10-10 02:35:46
Numero di risposte : 6
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Dante non comprende il significato recondito delle parole e ne chiede spiegazione a Virgilio, il quale lo esorta a non aver paura né sospetto, perché vedrà genti dolersi del proprio meritato castigo. Egli vuol sapere chi è quella gente «nel duol sì vinta». Sono gli ignavi, che vissero senza infamia e senza lode, scacciati dai cieli per non esser men belli, e rifiutati dai diavoli perché la loro vita amorfa non accrescerebbe alcuna gloria al loro orgoglioso male. Virgilio, con larvato disprezzo, esorta il Pellegrino a non ragionar della loro sorte. Ma Dante è attratto da quel mondo nuovo e incredibile; guarda e vede un’insegna che girando correva talmente veloce da sembrare indegna d’ogni posizione (allegoria degli ignavi: non prendono mai un atteggiamento esatto, non stanno né in cielo né in terra, né con Dio né col diavolo).
Vittoria Coppola
Vittoria Coppola
2025-09-30 19:28:23
Numero di risposte : 4
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Dante scende negli inferi per seguire la guida di Virgilio e raggiungere la salvezza. Il suo viaggio è motivato dalla possibilità di incontrare l'amata Beatrice. Tuttavia, il testo non fornisce una risposta esplicita alle Ragioni per cui Dante scende negli Inferi. None
Sonia Morelli
Sonia Morelli
2025-09-20 09:07:33
Numero di risposte : 6
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Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, chè la dritta via era smarrita. Il sommo poeta si immagina dunque in una selva oscura, che simboleggerebbe il momento di travaglio e confusione interiore che sopraggiunge verso la fase mediana della sua vita, in cui la selva rappresenta la strada errata in cui egli stesso si è imbattuto durante il lungo e travagliato cammino della vita, e dove Virgilio interverrà in qualità di guida spirituale per ricondurlo alla realtà. L’Inferno è il primo dei tre cantici che si apre con una piccola introduzione nella quale il Sommo poeta descrive il suo travaglio interiore dovuto ad un momento di smarrimento spirituale, e del suo incontro con Virgilio, il quale lo aiuterà a ritrovarsi e ad uscire dalla selva oscura (che allegoricamente rappresenta il peccato). Egli raffigura il suo stato d’animo come quello di un naufrago scampato alla turbolenza ed alla pericolosità delle acque dalle quali si è salvato, voltandosi per un attimo a rimirar lo passo, e cioè prendendo consapevolezza degli errori commessi; ma proprio mentre è sul punto di riprendere il suo viaggio, ecco che si imbatte in tre fiere (una lupa, un leone ed una lince dal pelo maculato) simboleggianti lussuria, superbia e cupidigia, ed è proprio qui che lanciò il famoso grido di aiuto ‘miserere di me’, raccolto da Virgilio. La selva rappresenta la strada errata in cui egli stesso si è imbattuto durante il lungo e travagliato cammino della vita. Egli si è imbattuto nella selva durante il suo cammino di vita. La strada errata in cui egli stesso si è imbattuto durante il lungo e travagliato cammino della vita è la selva.