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Qual è il mito della lira?

Erminia Testa
Erminia Testa
2025-06-17 05:25:01
Numero di risposte: 3
Nella mitologia, la Lira rappresenta l'arpa inventata da Mercurio e data ad Apollo che a sua volta la diede al figlio Orfeo. Orfeo suonava una musica così bella da vincere la mano della ninfa Euridice. Sfortunatamente Euridice venne morsa da un serpente velenoso morendo all'istante. Acceccato dal dolore, Orfeo scese nell'Ade implorando Plutone, dio degli Inferi, di restituirgli l'amata; la sua musica era così commovente da spingere Persefone, moglie di Plutone, a convincere il marito. Alla fine Plutone cedette ma ad una condizione: durante la risalita dagli inferi, Orfeo non si sarebbe mai dovuto voltare a guardare Euridice. Purtroppo Orfeo non riuscì a resistere alla tentazione e perse così per sempre la sua amata. Anche dopo la morte di Orfeo, la sua arpa, getta nel fiume Ebro, continuò a suonare sino a qunado Giove non la recuperò per porla tra le stelle.
Michela Ferrari
Michela Ferrari
2025-06-10 15:45:29
Numero di risposte: 1
Era opera di un dio che, nato all’alba, a mezzogiorno suonava la lira e a sera rubava le vacche di Apollo. Mentre già pensava alle vacche del fratello Apollo, che poco dopo sarebbe andato a rubargli in Tessaglia, vide davanti all’ingresso della grotta una tartaruga che se ne stava tranquilla a mangiare erba. Afferrò dunque quell’inatteso giocattolo e, con fervida inventiva che rapida guidò i suoi gesti, ne estrasse la polpa dal “guscio variegato”, fissò sul dorso due corna caprine congiunte in alto da una traversa, tese sulla superficie concava una pelle di bue creando in tal modo una cassa armonica, fissò sette corde di nervi di bue dal basso fino alla traversa e con il plettro ne provò soddisfatto l‘accordo. Aveva costruito la prima lira, lo strumento musicale destinato a portare gioia e amore nei banchetti e nelle feste. Apollo, accortosi del furto, si precipitò furente sul Monte Cillene per reclamare la sua mandria ma, sedotto dai suoni prodigiosi che Hermes stava traendo dalla lira, finì con il barattare i suoi animali con lo strumento, che da quel momento diventò uno dei suoi attributi. Inutile dirvi che Apollo suonava la lira in modo divino.
Corrado De luca
Corrado De luca
2025-06-04 15:33:30
Numero di risposte: 1
La tradizione letteraria sul mitico inventore della lira non è concorde. Il poeta sconosciuto del secondo inno omerico ci dice che Ermete, avendola fabbricata con il guscio di una tartaruga, due corna d'ariete e i nervi dei buoi rubati ad Apollo, riuscì col suono del nuovo strumento a commuovere così profondamente l'animo di Apollo stesso, che questi non solo gli abbandonò i buoi, ma gli offrì anche un anellino d'oro in cambio della lira. Ma sappiamo anche di una lotta fra le due divinità rappresentata in opere della statuaria oggi perdute, e di cui un'eco persiste nella pittura vascolare. La tradizione dell'inno ci appare quasi una decisione di arbitro per cui Apollo non ha inventato la lira, ma l'ha legittimamente ottenuta in un fraterno contratto. Altre fonti invece attribuiscono questo numero di corde alla lira primitiva inventata da Ermete.
Bruna Bianco
Bruna Bianco
2025-05-28 17:15:21
Numero di risposte: 1
Il mito greco racconta che fu Ermes a costruirla la Lira. Questi, un giorno, trovò una tartaruga di fronte alla sua grotta, ne prese il guscio, lo ripulì, e vi legò sette corde in senso diagonale fatte dai budelli di una mucca. Poi inventò anche il plettro con cui suonarla e presto Apollo la consegnò a Orfeo. Figlio di una Musa Orfeo si dedicò per predisposizione naturale a questo strumento con grande passione. Era così bravo che incantava le pietre e i corsi d’acqua ammansiva gli animali feroci e calmava gli animi delle persone adirate. Addolorato per la morte della sposa Euridice, Orfeo discese negli Inferi per chiedere che la sua amata potesse tornare in vita. Grazie al suono della sua Lira il dio dell’Aldilà gli concesse la possibilità di condurre la sposa verso il mondo dei vivi a condizione che il musicista non si voltasse lungo il tragitto a guardare la sposa. Purtroppo, il mito è noto, pochi metri prima di giungere a destinazione, vinto dalla tentazione di accertarsi che Euridice lo stesse effettivamente seguendo, Orfeo si voltò, ottenendo che la sposa venisse nuovamente risucchiata, per sempre, nell’ombra. Orfeo vagò per il resto dei suoi giorni suonando musiche malinconiche e solo alla sua morte si ricongiunse con Euridice. E le Muse posero la Lira tra le stelle. Potenza della musica e potenza dell’amore.
Vania Vitale
Vania Vitale
2025-05-21 21:44:34
Numero di risposte: 1
Il racconto mitico sulla costruzione della Lyra, così come tramandatoci dalle fonti omeriche narra che Hermes fanciullo, dopo aver rubato una mandria di vacche ad Apollo, trovò una tartaruga. Egli iniziò a giocarci ma successivamente la uccise vuotandone il guscio. Alle cavità del guscio Hermes vi applicò due bracci di canna, tra i quali tese sette corde di budello di pecora: fu così che la tartaruga, animale privo di voce, acquistò dopo la morte la capacità di cantare. L’amabile giocattolo diede un suono prodigioso, e il dio lo seguiva con il suo dolce canto. Apollo, rimasto incantato da quella musica, accettò la Lyra in cambio della mandria rapita. Benché originata da un cruento sacrificio, la tartaruga che canta poteva unire al potere oscuro del suono la ricchezza della parola umana, stimolando l’uomo a progredire sulla via dello spirito razionale.
Jack Costantini
Jack Costantini
2025-05-09 04:32:26
Numero di risposte: 3
La lira fu inventata da Ermes. A poche ore dalla nascita, il dio scappò dalla culla e raggiunse la Tessaglia, dove rubò dodici vacche al fratello e dio Apollo, che nel frattempo si era distratto per assecondare la sua passione per il giovane Imeneo. Attaccò le loro code ad un ramo e le portò in giro per tutta la Grecia, fino a Pilo. All’ingresso di essa trovò una testuggine e, svuotando questa e usando le budella e le corna degli animali sacrificati, fabbricò la prima lira. Apollo, infuriato per il furto subito, giunse a Pilo e scoprì, grazie alla spia di un vecchio di nome Batto, l’autore del furto. Apollo avrebbe lasciato le vacche ad Ermes e il piccolo in cambiò avrebbe donato la lira ad Apollo, che nel frattempo era rimasto affascinato dal suo suono.
Benedetta Bellini
Benedetta Bellini
2025-05-01 15:12:32
Numero di risposte: 2
L’invenzione della lira viene fatta risalire ad Ermes e si racconta che egli la creò mettendo insieme il dorso di una tartaruga, le corna di un ariete ed i nervi dei buoi che aveva rubato ad Apollo. Anche questo strumento a corda, quindi, ha origine presso gli antichi Greci. Il guscio che formava la cassa armonica fu poi realizzato con armature di legno e le corna furono sostituite da bracci dello stesso materiale. Generalmente la lira veniva suonata con entrambe le mani: la destra pizzicava le corde con un plettro, la sinistra con le dita dalla parte opposta. Anche il termine “lira” in letteratura e in poesia è spesso associato ai componimenti lirici, come del resto dice la parola stessa.
Anastasio Rossetti
Anastasio Rossetti
2025-05-01 14:04:07
Numero di risposte: 1
La lira è uno strumento musicale a corde. Secondo la mitologia greca l'inventore della lira fu Hermes. Un giorno il dio trovò all'interno della grotta una tartaruga. Dopo averla uccisa, prese il carapace e tese al suo interno sette corde di budello di pecora, costruendo così la prima lira. Hermes la diede poi ad Apollo — in modo da scontare i suoi debiti. Apollo a sua volta la diede al figlio Orfeo. La lira era in effetti associata alle virtù apollinee di moderazione ed equilibrio. Originariamente la lira aveva una cassa di risonanza formata da un guscio di testuggine sul quale venivano poste delle corna di animale.